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venerdรฌ, 27 Maggio 2022

Freaks out

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Gabriele Mainetti presenta al Globo dโ€™oro il suo ultimo film, Freaks out.

Di Lorenzo Sangermano*

“Ogni domenica mio padre voleva vedere Indiana Jones, Monicelli, Leone. Io tento di prendere queste cose e farne un film, cercando di guardare al cinema colossal con lo sguardo della commedia allโ€™italiana”. Mani tese sulle ginocchia e voce bassa. Al Globo d’Oro, Gabriele Mainetti scuote la testa per tentare di cogliere tutte le domande riguardo il suo ultimo film, Freaks out. Le parole si accavallano e le voci diventano un tuttโ€™uno indistinto.

Dialetto e sua musicalitร 

Una squadra di circensi accoglie lo spettatore in un mondo costruito sul confine della fantasia. Quattro ‘freaks’ con corpi deformi e identitร  incrinate. Un mentore, il loro salvatore, interpretato da Giorgio Tirabassi. La loro voce non intende nascondere una romanitร  verace ricalcata sullโ€™atmosfera del tempo. “La forza delle parole puรฒ essere tale da creare un rapporto diretto con Dio. Sento quanto il dialetto e la sua musicalitร  siano caratteristici per lโ€™identitร  della persona”. La lingua assume il ruolo di punto di raccordo tra la realtร  e la fantasia, un elemento di appiglio che trattiene lo spettatore dentro se stesso.

Ritmo della rabbia

A Gabriele Mainetti serviva un anno, unโ€™epoca precisa nella quale i mostri venissero derisi di fronte alla pubblica gogna. Lโ€™Ottocento, il tempo delle streghe, lโ€™unificazione dโ€™Italia. La scelta รจ stata il 1943, lโ€™anno della caduta del fascismo. “Quel momento rappresenta il periodo in cui lโ€™umanitร  ha combattuto il concetto di razza. Abbiamo lasciato da parte ogni pietismo, mettendo al centro la diversitร ”.

Matilde, la protagonista interpretata dalla giovane Aurora Giovinazzo, appare come una semplice ragazzina. La sua pelle perรฒ risplende al ritmo della sua rabbia, un sentimento che non nasconde nel forte disprezzo che prova per se stessa. “Matilde a guardarla รจ una bella bambina, ma lei si sente la peggiore perchรฉ conta ciรฒ che si ha dentro. รˆ lo shock che si vive a farci sentire diversi”.

Immagine hitleriana

Mainetti riconosce nel nazismo lโ€™appiattimento della complessitร . Tutto uguale, candido e perfetto come la normalitร  della razza. Franz vuole combattere al fronte ma, di fronte alla sua deformitร , le risate dei medici glielโ€™hanno impedito. Diventare un ‘freak’ appariva immediato, prestando le proprie doti allโ€™intrattenimento della nazione.

“Anche nella realtร  tedesca, spesso raccontata solo come brutale, abbiamo tentato di restituire una complessitร , riconoscendo unโ€™immagine hitleriana con cui si potesse empatizzare. Volevo creare una persona che, da diverso, nel tentare di entrare nel club dei migliori fosse pronto a fare qualsiasi cosa”.

Tra fiamme, spari e resistenza, Freaks out costruisce un mondo che si frantuma nel suo stesso tentativo di unirsi. รˆ proprio quando queste diversitร  si innalzano, scolpendo dei picchi anomali sulla linea retta della normalitร , che, per Gabriele Mainetti, i conflitti trovano la loro conclusione.

* Studente del masterย Giornalismo e Comunicazione multimediale della Luiss
In concorso nell'anno: 2022

Incontro in sede con il regista:ย Gabriele Mainetti

Data (e numero) del incontro: 23 febbraio 2022 (11)

Attore protagonista:Claudio Santamaria

Attrice protagonista:ย Aurora Giovinazzo

Sceneggiatura:ย Nicola Guaglianone, Gabriele Mainettiย 

Fotografia:ย Michele D’Attanasio

Musica:ย Michele Braga, Gabriele Mainettiย 

Distribuzione: cinema (01 Distribution)

 

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