Pietro Castellitto: “Ho fatto un film anti-borghese”

“Ho fatto un film anti-borghese”

Incontro streaming con Pietro Castellitto, regista di 'i Predatori'
In concorso per il Globo d'Oro 2020-2021

“Mio papà aveva paura che la mia sceneggiatura fosse brutta; era molto sollevato che invece il film fosse bello.” È quanto ha detto Pietro Castellitto l’11 novembre 2020 durante l’incontro virtuale con la giuria del Globo d’Oro.

i predatori

Abbiamo chiesto al ventottenne regista di ‘I predatori’ del suo primo film e molto altro ancora.

Lei è figlio d’arte: portare nomi così noti è stato più un vantaggio o un danno? Da essere figlio di Sergio e di Margaret ho avuto una grande libertà di pensiero. I vantaggi [di essere figlio d’arte] li guardano tutti, sugli svantaggi non ne parla nessuno.

Per il futuro, si vede più attore o regista? Mi vedo più regista. In realta quando faccio lìattore sento sempre da qualche parte che, come dire, mi sto predendo una vacanza. E poi l’attore ha senso farlo soltanto quando riesci a creare dei bei personaggi. Allora diventa un lavoro degno. Altrimenti puo essere ache abbastanza mortifero. La mia idea è fare entrambe le cose, ma se dovessi scegliere farei il regista.

Abbiamo colto molto l’insistenza del tema della libertà in questo film. È un’analisi soggettiva? È un tema che il film si prefigge ad affrontare, ed anche una costante di tutti personaggi. Prima di tutto quello di Federico che cerca di manomettere la propria vita e il mondo per uscire dai binari prestabiliti e cerca, non tanto di essere liberi ma di non vivere più di inerzia.

Tutti i personaggi in relazione delle loro capacità intellettuali cercano di essere liberi in relazione alla loro vita, come se tutti percepissero che la vita avesse preso un imbuto prestabilito non da loro scelta, vuoi per destino, vuoi per educazione. Il tema della libertà è fondamentale.

Tant’è che una delle ultime battute del film quando Teresa va a trovare il marito in galera, ha detto: “hai fatto il padre a mio figlio quando eri schiavo, potrai continuare a farlo adesso che sei libero”. È una frase che è slegata da dinamiche politiche. Lui, Claudio, si è per la prima volta liberato dall’ombra infernale che gli governava la vita.”

Pietro Castellitto

Sembra che nel film ha una sua spiccata preferenza per la famiglia Vismara. È così? È un film anti-borghese, non un film anti-fascista. Un film anti-fascista avrebbe avuto senso negli anni ’30. È un film che non vuole costruirsi dei facili nemici. Il focus è sempre stato sulla famiglia borghese, mi sembrava sano e mi sembrava anche fuori tempo massimo fare un film di redenzione politica o fare un film in cui i borghesi insegnassero qualcosa a quegli altri. È un film in cui nessuno insegna a qualcuno e tutti imparano qualcosa.

Che personalità ti piacciono? La mia triade è Nietzsche, Roger Federer e Francis Scott Fitzgerald.”

Quali sono i tuoi progetti futuri? Le serie TV su Totti uscirà in primavera 2021 su Sky. Ricevo 2 a 3 telefonate ogni settimana di persone legate al progetto che mi dicono di non dire nulla. Abbiamo finito di girare da neanche un mese. Si tratta della storia di Francesco, incentrata sugli ultimi anni. Totti è un progetto irrinunciabile, è un mio idolo assoluto. Sono cresciuto con il suo poster nella mia stanza.

Lo hai incontrato? Si, tre volte.

Altri pogetti ancora? Non ho nulla per ora. L’idea era quella di mettermi a scrivere. Sto cercando di riordinare le idee. Potrebbe partire un progetto da attore nel 2021. Ad oggi mi alzo e non sto facendo nulla.

 

‘I predatori’ partecipa al premio cinematografico Globo d’Oro dell’Associazione della Stampa Estera in Italia. Il film ha anche il titolo di vincere il Globo d’Oro per ‘Opera prima’.